giovedì, 21 Novembre 2024
Scoperte&SitiArcheologici

RICCHE TOMBE TOLEMAICHE RINVENUTE A DAMIETTA, EGITTO

Per leggere questo articolo occorrono 3 minuti

Gli archeologi del Supreme Council of Antiquities egiziano hanno rinvenuto, presso la città di Damietta sulla costa settentrionale del Mediterraneo, le antiche sepolture di oltre 60 individui e ricchi manufatti a corredo, tra cui monete di bronzo e statuette in lamina d’oro.

Alcune delle tombe risalgono alla XXVI Dinastia (dal 688 al 525 a.C.), mentre altre sembrano risalire al periodo tolemaico (dal 304 al 30 a.C.) e tra i manufatti rinvenuti, anche diversi frammenti di vasi in ceramica e numerose statuette shabti o ushabti, destinate a proteggere il defunto nell’aldilà.

I ricercatori si sono concentrati sulle 38 monete di bronzo trovate all’interno di un recipiente di ceramica: risalgono al periodo tolemaico, un periodo in cui i discendenti di uno dei generali di Alessandro Magno governavano l’Egitto.

Secondo gli archeologi, la progettazione architettonica delle tombe scoperte a Danietta è uno dei modelli comuni e diffusi nell’antico Egitto durante la parte centrale del I millennio a.C.,  e il significato storico di questa scoperta, che può essere l’inizio della ridatazione di un importante periodo per la città di Damietta, offre un preciso spaccato della cultura del periodo grazie ai manufatti rinvenuti. L’indagine archeologica prosegue per confermare anche l’importante ruolo commerciale del sito di Damietta attraverso diverse epoche storiche.

Thomas Faucher, direttore del Center for Alexandrian Studies in Egypt, osserva che molte delle monete sono coniate con la testa di Zeus Ammon. Questa divinità è una combinazione del dio greco Zeus e del dio egizio Ammon, che è associato a oracoli e profezie. Almeno in una moneta, è raffigurata un’aquila con una cornucopia, posta a sinistra dell’aquila. Sulla base di questi dettagli, Faucher ha datato le monete alla fine del III secolo a.C.

L’Egitto stava attraversando un periodo di turbolenze politiche quando questa moneta fu coniata e proprio intorno al 206 a.C. scoppiò una rivolta su larga scala contro bauccelli-bala dinastia tolemaica.

Faucher ritiene che un gran numero di tesori furono sepolti al tempo della rivolta nell’Egitto meridionale, proprio nel 206 a.C., e, una volta sedata la rivolta, furono ritirate un gran numero di monete a cui vennero assegnati nuovi valori e nuovi contrassegni aggiuntivi. E’ da chiarire se le monete appena trovate siano state sepolte durante il periodo della rivolta, ma maggiori dettagli dagli scavi potrebbero far luce su questo particolare di non poco conto. In ogni caso, secondo Faucher, la scoperta delle sepolture e delle monete è significativa, soprattutto per il limitato materiale noto della regione di questo periodo finora rinvenuto.

Oltre alle monete, sono degne di nota anche le statuette in lamina d’oro sepolte con i defunti. Alcune delle statuette raffigurino “uccelli-ba“, creature della mitologia egizia dotate di ali e testa umana. Il “ba” nell’antico Egitto rappresentava parte dell’anima umana e, talvolta, veniva raffigurato come un uccello che poteva raccogliere cibo per nutrire i defunti, nella mistica simbologia di proseguimento della vita nell’aldilà promosso dalle antiche popolazioni del Nilo.

Oltre agli uccelli-ba, alcune delle statuette in lamina d’oro sembrano raffigurare l’ “occhio di Horus”, la divinità dalla testa di falco. I manufatti raffiguranti i suoi occhi erano popolari nell’antico Egitto e si credeva avessero un potere protettivo.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Ministry of Tourism and Antiquities

 

Ciao! Lascia un commento o una tua considerazione. Grazie

error: Il contenuto è protetto!!