RICCO CORREDO DA TOMBA VICHINGA RINVENUTA A UPPSALA, SVEZIA
Le vicende della storia vichinga ormai popolano fiction cinematografiche, televisive e opere librarie, di tutti i tipi, per tutti i gusti. Dietro ognuna di queste, solitamente, è realizzato un ricco studio storico per rendere l’opera più verosimile alla realtà.
La storia vichinga si è arricchita grazie anche a un rinvenimento archeologico del 2016, a Uppsala, in Svezia, i cui manufatti sono stati recentemente studiati.
Prima dell’emergere dei Vichinghi, l’Uppland, la provincia centro-orientale della Svezia, era conosciuta come il centro politico e religioso della Scandinavia nell’epoca meglio conosciuta come il Periodo di Vendel, tra il 550 e il 790 d.C.
In termini archeologici, lo sviluppo di questo periodo storico ha avuto riflessi in affascinanti reperti rinvenuti nella zona, nel corso degli anni. Le ultime scoperte, provenienti da una sepoltura vicino a Uppsala, riguardano ricchi esemplari di manufatti che vanno da una spada decorata, deliziosi gioielli, a manufatti in avorio di un gioco. considerati un unicum nell’intera Europa occidentale, inclusa la Scandinavia.
Secondo i ricercatori, guidati da Anna Hed Jakobsson, la ricca tomba, situata a Fyrislund, pochi chilometri a est di Uppsala, è datata intorno al 550-600 d.C. È interessante notare che il sito è posto nei pressi di vicino alla Gamla Uppsala, (Uppsala Vecchia) area conosciuta per la presenza di una vasta necropoli reale del medesimo periodo storico.
Il borgo di Fyrislund non è realmente noto per il suo retaggio storico di tombe con ricchi corredi funerari, incrementando i misteri attorno alla scoperta. Inoltre, gli archeologi non sono stati in grado di identificare alcuna struttura di tumulo distinguibile sopra la tomba.
Tra i manufatti rinvenuti, il “pezzo forte” della scoperta si riferisce alla già spada ornata, decorata con oro, pietre preziose, argento lavorato con rappresentazioni di animali. L’arma è completata da una serie di altri oggetti, tra cui piccoli accessori d’oro con filigrana, un ciondolo modellato a forma di lisca di pesce, bicchierotti in vetro giallo-verde e circa 50 elementi d’avorio con intarsi di argento di un gioco.
I pendenti potrebbero essere aver potuto identificare l’inumato come appartenente a qualche casta sociale e, come tali, potrebbero essere stati indossati su spalle o orecchie. La grande ricchezza del corredo potrebbe anche riflettere il legame con famiglie legate alle corporazioni commerciali, già sviluppate che collegavano, dalla prima Età del Ferro, la Scandinavia con regioni distanti.
Per quanto riguarda i pezzi da gioco in avorio, esemplari simili sono stati trovati anche nelle tombe vichinghe successive, suggerendo così la popolarità dei giochi da tavolo nella Scandinavia dell’Alto Medioevo.
Tali giochi da tavolo erano considerati ricreativi ma a loro era attribuito anche un valore di carattere militare. La necessità di una mentalità aperta e un rapido uso di strategie nel gioco, si rifletteva anche sul campo di battaglia: l’hnefatafl , per esempio, è l’equivalente nordico degli scacchi del periodo medievale. La presenza di questi manufatti nella tomba è un ulteriore indizio dello status dell’inumato, identificabile con un abile e valoroso guerriero anche nella sua vita reale.
Per quanto riguarda lo scopo di questa sepoltura, la tomba appartiene a una di quelle sepolture oggetto del rituale del fuoco, in cui i corpi e gli oggetti funerari sono sostanzialmente bruciato prima di essere inumati al di sotto di un tumulo.
I ricercatori ritengono che la tomba vichinga contenesse le spoglie di un uomo e un bambino. Il primo era probabilmente un nobile di alto rango o un guerriero d’élite che prestò servizio nella corte reale dell’antica Uppsala. I resti umani erano anche accompagnati dai resti di animali, tra cui un uccello rapace, cavalli, cani, pecore, due trappole per orsi, suggerendo ulteriormente l’alto rango dell’uomo.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Fonti: Forskning & Framsteg / The Local