SCAVI ARCHEOLOGICI A NAZARETH POTREBBERO AVERE RISCONTRI EVANGELICI
La città di Nazareth, nell’odierna Israele, è immersa nella mistica religiosa cristiana poiché si ritiene che sia il luogo in cui sia cresciuto Gesù Cristo. Un nuovo studio ha messo in luce diversi aspetti, a partire da quello che mostra come la popolazione della città abbia respinto la cultura romana culminata con la rivolta del 70 d.C.
Il ricercatore dello studio, Ken Dark, direttore del Nazareth Archaeological Project, nel suo libro recentemente pubblicato (Roman-period and Byzantine Nazareth and its hinterland. Palestine Exploration Fund Annual, 15. Routledge, London and New York 2020), ha scoperto che Nazareth era probabilmente più grande di quanto immaginato, durante il I secolo d.C., e questo potrebbe aiutare a spiegare alcuni eventi descritti nei Vangeli.
Dark ha anche scoperto che la popolazione di Nazareth avrebbe resistito ai romani, durante la rivolta che avrebbe portato alle distruzioni del 70 d.C., scavando grotte di rifugio per proteggersi dai soldati romani. A Sèpphoris, invece, monete coniate durente i periodi della rivolta confermano la pacificazione della città in cui gli abitanti non si ribellavano.
La minuzia dello studio di Dark ha rivelato che gli abitanti di Sèpphoris utilizzavano ceramica romana di importazione, mentre quelli di Nazareth adoperavano la ceramica locale, in modo particolare i contenitori calcare, un materiale considerato puro ai sensi delle leggi religiose ebraiche dell’epoca.
E ancora: Dark ha osservato che i contadini vicino a Sèpphoris usavano i rifiuti organici come letame per concimare, nonostante questa pratica fosse vietata sulla base ad alcune interpretazioni dell’antica legge religiosa ebraica; invece, gli agricoltori di Nazareth hanno evitato questa pratica.
Dal punto di vista funerario, le tombe di Nazareth sono prevalentemente del tipo denominate dagli archeologi biblici “kokhim“, le tombe tagliate nella roccia, che hanno un ingresso chiuso da una pietra rotolante, simile a quella citata nel Nuovo Testamento, con una camera centrale comune da cui si irradiavano altri ambienti funerari laterali). Questa tipologia di tomba, conosciuta nel territorio della moderna Israele, potrebbero aver identificato un’identità fortemente ebraica.
Dark ha condotto diversi scavi a Nazareth per molti anni sotto l’egida della University of Reading e, nel preparare il suo studio, ha anche rivisto i precedenti lavori archeologici svolti a Nazareth. Dark ritiene che il suo studio non ha lo scopo di far luce sulla veridicità di Bibbia e Vangeli, ma i risultati potrebbero aiutare a spiegare alcune storie narrate nei libri sacri.
Ad esempio, dai Vangeli si riscontra che, nonostante sia cresciuto a Nazareth, Gesù sia stato scarsamente accolto quando ha visitato la città natale durante il suo ministero. Perfino alcuni membri della sua stessa famiglia non erano contenti di lui. Secondo il Vangelo di Marco, Gesù avrebbe detto: «Nessun profeta è disonorato, se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua» (Marco 6, 4).
Secondo Dark, dunque, l’archeologia di Nazareth, che mostra quanto gli abitanti della città rigettavano fortemente gli oggetti, i valori e le pratiche romani considerati impuri, potrebbe essere in contrasto con alcuni insegnamenti di Gesù il cui messaggio di salvezza, presentato da Gesù, potrebbe essere stato non compreso dalla popolazione locale che avrebbe cercato di creare una barriera culturale tra loro e i romani, non considerando gli insegnamenti del Cristo vicino alle proprie percezioni di ciò che era puro e impuro.
Le ricerche archeologiche interpretate da Dark confermerebbero, quindi, che a Nazareth fosse praticata un’interpretazione rigorosa della purezza. Una purezza da difendere dal paganesimo imperante e i riscontri archeologici dell’ultimo secolo che dimostrano l’esistenza di strutture domestiche, strutture di deposito e nascondigli nel centro di Nazareth risalenti al periodo romano, confermerebbero questa ipotesi!
Attendiamo, ora, un contraddittorio archeologico…
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info:
University of Reading, una casa di Nazareth
University of Reading, Sinagoga di Nazareth