SCAVI A MAUSOLEO BRITANNICO PRESSO VILLA TARDO ROMANA, A PRIORS HALL, INGHILTERRA
Una nuova interpretazione per un edificio portato alla luce a Priors Hall, nei pressi di Corby, nel Northamptonshire, nell’Inghilterra centrale, è stata pubblicata nell’ultima edizione della rivista Current Archaeology.
Tra l’estate 2019 e la primavera 2020, la Oxford Archaeology East, uno dei più grandi enti privati e indipendenti europei che si occupa del patrimonio archeologico inglese, ha scavato una villa tardo-romana della Britannia centrale, fino ad allora sconosciuta. Dalle indagini sono emerse prove di un riutilizzo di un adiacente edificio in pietra, associato a una fase precedente della villa, probabilmente di carattere religioso locale.
Costruito in pietra calcarea locale, l’edificio era costituito da un enorme ambiente di forma quadrata monocellulare inserito all’interno di un cortile rettangolare, delimitato da un recinto di muri in pietra, con orientamento a ovest, fronteggia un doppio tratto viario proveniente direzione nord-ovest sud-est. La forma sarebbe plausibile con quella dei cosiddetti templi romano-celtici ma gli archeologi ritengono che l’edificio scavato a Priors Hall fosse un mausoleo o un tempio-mausoleo.
La cella centrale sarebbe stata sormontata da un tetto con tegole in calcare e sul culmine sarebbe stata posta la statua commemorativa del finanziatore. I romani tendevano a chiamare questi monumenti funerari monumentum ed erano la raffigurazione della necessità di perpetuare la memoria soprattutto delle personalità sociali di spicco che li costruivano, piuttosto che soddisfare i bisogni spirituali di una popolazione locale.
Sulla base delle tendenze locali e del periodo, nella costruzione di tali monumenti e la relazione con la vicina villa, è probabile che il mausoleo della Priors Hall risalga alla fine del II-III secolo e sia attribuibile al proprietario della villa stessa: si attendono le datazioni al radiocarbonio per la conferma cronologica.
Tra la fine del III e l’inizio del IV secolo d.C., il tempio-mausoleo ha subito il primo importante abbandono e il suo materiale è stato riusato in un’area di attività industriale della villa, popolata da dozzine di lavoratori e animali. Sono state costruite due fornaci, all’interno del temenos, la più grande delle quali utilizzava la cupola dell’ex cella votiva.
Il riutilizzo di architetture sacre o funerarie non è del tutto raro in questo periodo, nemmeno sorprende che il successivo riutilizzo dell’edificio e del suo recinto sacro abbiano rimosso qualsiasi abbellimento architettonico presente, dall’intonaco dipinto delle pareti alle pavimentazioni, tutte caratteristiche strutturali dell’edificio visto come monumento ancestrale. Non sono stati recuperati resti umani o manufatti funerari ma gli archeologi ritengono che questo non è del tutto raro.
Una piccola serie di nicchie lungo le facciate meridionali e settentrionali delle pareti interne della cella può suggerirne l’uso come cubicoli per ossari o, più dozzinalmente, come fessure per sorreggere le travi di un pavimento sospeso.
I mausolei sono, dunque, un fenomeno architettonico raro ma il drammatico cambiamento di funzione osservato nella Priors Hall, da monumento funerario a opificio di manufatti ceramici, rende questo ritrovamento estremamente raro.
Le attività di post-scavo proseguono ma ulteriori indagini saranno tenute a partire dal prossimo aprire 2021. Stay tuned…
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini