giovedì, 21 Novembre 2024
Scoperte&SitiArcheologici

SCOPERTE NELLA CAMPAGNA DI SCAVO 2023 DAL NAUFRAGIO DI ANTIKYTHERA

Per leggere questo articolo occorrono 3 minuti

Un team di archeologi svizzeri e greci ha recentemente completato la terza stagione di scavi sul relitto e il naufragio di Antikythera. La spedizione fa parte di un programma di ricerca quinquennale (2021-2025) dell’Università di Ginevra che utilizza tecniche all’avanguardia e ha fornito preziose informazioni sulla storia di questo leggendario relitto.

Un team internazionale di archeologi, sommozzatori, ingegneri e scienziati fisici e naturali guidati da Angeliki G. Simosi, Capo dell’Eforato di Antichità del Pireo e delle Isole, e Lorenz Baumer, docente di Archeologia alla UNIGE, ha compiuto notevoli progressi nell’acquisire una conoscenza dettagliata della struttura del sito, della stratigrafia, del relitto stesso e del suo prezioso carico. Inoltre, aree precedentemente inesplorate sono state meticolosamente documentate, consentendo una
comprensione più trasparente e precisa di questa nave leggendaria.

Lo scopo generale di questi scavi è quello di comprendere meglio le circostanze dell’affondamento della nave, esaminando da vicino la conservazione e il posizionamento del relitto, il suo possibile percorso e il suo carico. Le scoperte di questa stagione sono essenziali per la formulazione di una visione globale di questo tragico evento storico.

L’avanzamento degli scavi è stato meticolosamente documentato tramite droni telecomandati e acquisizione digitale da parte dei sommozzatori. Questi dati sono stati elaborati giornalmente mediante software di modellazione 3D, che hanno consentito la visualizzazione e l’analisi del sito con notevole precisione. Inoltre, tutti i reperti archeologici sono stati rigorosamente documentati e continuamente integrati in un Sistema Informativo Geografico (GIS), che ha permesso di comprendere la distribuzione spaziale e temporale dei ritrovamenti.

Il database di questo ambizioso progetto include tutti i dati noti sul naufragio di Antikythera, risalenti ai primi scavi effettuati nel 1900-1901. Questo approccio consente un’analisi completa e approfondita del sito, tenendo conto di tutte le informazioni raccolte in precedenza.

Gli scavi si sono concentrati nell’area al margine orientale del sito del naufragio, dove l’anno scorso sono state rinvenute parti di statue marmoree monumentali, dopo la rimozione di un gruppo di grandi massi naturali. Quest’anno, il team ha scoperto i resti ossei di almeno un altro individuo, una tragica vittima di questo devastante naufragio. Sono stati scoperti anche manufatti caratteristici del naufragio di Antikythera, come frammenti di statue di marmo, ceramica, vetro ed elementi di lega di rame, piombo e legno appartenenti alla struttura della nave. Tra i frammenti marmorei, uno molto probabilmente appartiene alla barba della testa di Eracle, scoperta durante la spedizione del 2022. Questi reperti confermano l’importanza culturale e artistica del relitto di Antikythera.

Inoltre, è stata fatta un’entusiasmante scoperta a un livello stratigrafico superiore: sono stati portati alla luce diversi frammenti di ceramica protobizantina, che indicano che un altro vaso, probabilmente molto più piccolo, ha subito la stessa tragica sorte durante questo periodo. Queste nuove informazioni aprono interessanti prospettive sulla storia marittima della regione e sottolineano l’importanza di continuare la ricerca archeologica in quest’area.

Il naufragio di Antikythera, risalente alla prima metà del I secolo a.C., è il più ricco relitto antico mai scoperto in
Grecia. Dopo la sua scoperta accidentale al largo dell’isola di Antikythera nel 1900, è stato scavato dall’ufficiale di marina Cousteau negli anni ’70, e poi da archeologi greci tra il 2012 e il 2020. Dal 2021 il progetto è coordinato dall’Università di Ginevra, sotto l’egida della Scuola svizzera di archeologia in Grecia. Il suo obiettivo principale è ottenere una comprensione più chiara della nave stessa, del suo itinerario e del carico, nonché dello stato attuale del relitto.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: ESAG

Ciao! Lascia un commento o una tua considerazione. Grazie

error: Il contenuto è protetto!!