STATUETTE ANTROPOMORFE RINVENUTE NEL TEMPLO MAYOR DI TENOCHRITLAN, DERIVANTI DA UN SACCHEGGIO
Un team di archeologi di Città del Messico ha portato alla luce una collezione di statuette antropomorfe, in pietra e incise, che probabilmente gli Aztechi usavano come offerte.
I 15 manufatti sono stati rinvenuti all’interno di una cassa di pietra sepolta nell’ex sito del Templo Mayor, del complesso templare di Tenochtitlán , la capitale dell’Impero azteco. I sanguinosi conquistadores spagnoli distrussero il Tempòo Mayor nel 1521 e, oggi , il sito ora ospita la Cattedrale Metropolitana di Città del Messico .
Quattordici dei manufatti ritraggono uomini, mentre il più piccolo del gruppo raffigura una donna. Tutte le statuette sono in stile Cultura Mezcala, un’antica cultura mesoamericana che un tempo esisteva a Guerrero, uno stato nel sud del Messico, nota per la creazione di manufatti raffiguranti esseri umani. La Mezcala si è sviluppata durante il periodo medio e tardo preclassico della cronologia mesoamericana, tra il 700 e il 200 a.C. La cultura continuò nel periodo classico (250-650 d.C. circa) quando coesistette con la grande metropoli di Teotihuacan
Gli archeologi ritengono che gli Aztechi apprezzassero gli oggetti Mezcala e potrebbero aver saccheggiato diversi manufatti votivi in una delle tante battaglie.
Secondo l’archeologo Leonardo López Luján, direttore del Progetto Templo Mayor , che ha guidato gli scavi, significa che quando i Mexicas (gli Aztechi) sottomisero quei popoli, le statuette erano già vere e proprie reliquie e alcune di loro avevano più di 1.000 anni fa: presumibilmente servivano come effigi di culto o ex_voto di cui si appropriavano i vincitori che usavano come bottino di guerra.
Oltre alle statuette, la cassa conteneva due orecchini a forma di serpente a sonagli, 186 perle di pietra metamorfica verde, gusci di lumache, conchiglie e coralli marini.
López Luján ritiene che, nelle loro case, i Mexicas conservassero i loro averi più preziosi in scrigni di fronde di palma, come piume pregiate, monili preziosi o indumenti di cotone. Se questo uso è stato possibile individuarlo nel Templo Mayor, non è lontano creder che i sacerdoti addetti ai culti conservano in queste ‘teche di pietra’ i simboli per eccellenza, dell’acqua e della fertilità come sculture delle divinità dei della pioggia, perle di pietra verde, conchiglie e lumache.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Tenochtitlan | Mediateca INAH