TOMBA DI SACERDOTESSA DI AFRODITE E TOMBA DI GUERRIERO SASANIDE RINVENUTI NELLA NECROPOLI DI FANAGORIA, RUSSIA
Una tomba femminile ascrivibile a circa 1.900 anni or sono, posta nella necropoli dell’antico centro urbano di Fanagoria, fondata sulla costa della penisola di Taman, nella Russia meridionale, sebbene non vi fosse nulla di particolarmente insolito, è risultata appartenere, secondo gli archeologi, a una sacerdotessa del culto di Afrodite e per quanto riguarda chi scrive è strettamente legata a uno studio che segue.
La tomba è stata rinvenuta dagli archeologi Nikolay Sudarev, Mikhail Treister e Maria Chashuk, durante la spedizione archeologica a Fanagoria sostenuta, dal 2004, da una fondazione russa. Il ricco corredo funerario della tomba femminile includeva un medaglione d’argento che mostrava la dea e i segni dello zodiaco, meno l’Acquario e la Bilancia. Tali medaglioni erano comuni nel territorio del territorio del Bosforo già 2.300 anni fa ed erano usati come spille, come accessori per copricapi e come ciondoli.
La Chashuk indica come il medaglione sia stato trovato nella parte inferiore del torace della donna, misura circa 7 centimetri di diametro e 15 millimetri di spessore. Sul rovescio, c’è un tutore attraverso il quale si potrebbe infilare una corda e indossarlo come ciondolo. Sulle caratteristiche iconografiche dell’immagine della dea, così come immagini simili su altri reperti analoghi nella regione, Sudarev e Treister ritengono che la figura raffigurata sul medaglione sia Afrodite Urania, l’aspetto spirituale e celeste della dea, solitamente contrapposto al suo aspetto terreno di Afrodite Pandemos.
La donna deposta nella tomba indossava anche orecchini d’argento con pendenti a forma di colombe e anelli con raffigurazioni mal conservate, forse immagini di cornucopia ed Eros con le ali, secondo Chashuk. Tra gli altri elementi del corredo funerario, una brocca di argilla rossa con ansa a tortiglione, forbici di ferro con manico di bronzo, uno specchio in bronzo, un filo di 157 perline e tre monete di bronzo.
Il medaglione suggerisce anche un interesse per l’astrologia, una pseudoscienza che postula relazioni causali tra le posizioni dei corpi celesti e gli eventi sulla Terra. L’astrologia risale ad almeno 4.000 anni fa riservando sempre qualcosa di sospetto e misterioso. Ne ha scritto Cicerone e qualche secolo prima di lui anche Senofane, nato nel VI secolo a.C., che avrebbe preso una posizione concreta contro il tentativo di scrutare nel futuro attraverso presagi e lettura degli astri.
Secondo gli archeologi, alcuni degli oggetti della sepoltura di Fanagoria avrebbero un significato semantico specifico: ad esempio, orecchini in argento con pendenti a forma di colombe potrebbero essere associati a divinità diverse ma il più delle volte le colombe sono citate come simbolo di Afrodite Urania. Lo specchio e le forbici avevano spesso un significato rituale, come strumento per tagliare i capelli ma potevano essere indicati anche come simboli della divinità.
Gli archeologi hanno anche trovato due perline, tra le altre, tipo scarabeo realizzate in faience egizia ma recavano in basso dei geroglifici: una raffigurante un gatto-rapace seduto e l’altra un cobra-Ureo con un disco solare che si riferiscono agli analoghi egizi di Afrodite Urania, Wadjet e Hathor.
Un’altra scoperta intrigante nel sito del Mar Nero è stata la tomba di un guerriero con una spada che era stata realizzata nell’Iran altomedievale. La spada sasanide nella sepoltura di circa 1.500 anni fa è parte di una particolare tipologia di spade iraniane della caratteristica parte superiore dorata nell’elsa di legno.
Il ritrovamento di una spada di origine sasanide nel territorio del Regno ellenistico del Bosforo Cimmero supporta fonti storiche che descrivono l’influenza politica e militare dell’Impero Sasanide nella regione del Caucaso e lungo la penisola di Taman che avrebbe potuto essere un regalo diplomatico.
Altre interpretazioni potrebbero rivelare l’uso di mercenari, soldati stranieri, come accaduto qualche secolo prima con “l’esercito greco” che combatté le “forze cartaginesi” per il controllo della Sicilia ma i ricercatori ritengono altamente improbabile che il proprietario della spada fosse un mercenario per l’importanza della fattura e della materia prima.
Il corredo funerario del guerriero di Fanagoria è ricco: oggetti di importazione come brocche di vetro, utensili di legno e metallo, scatole di legno con residui di stoffe. La tomba si distingue per la sua monumentalità e la notevole profondità di rinvenimento, a circa 7 metri, oltre che per i suoi opulenti riti funerari. La sacerdotessa sembra aver ricevuto relativamente poca attenzione alcuni secoli prima…
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Heritage Daily
Prof. Mancini grazie per questo Suo ennesimo, regolare costante contributo alla Archeologia di alto contenuto storico divulgativo!!!
Infinite grazie, caro Gian Carlo, per le tue puntuali note