TOMBE DI SCHIAVI IN UN VILLA ROMANA NEL SOMERSET, INGHILTERRA
Gli archeologi del Wessex Archaeology hanno portato alla luce le tombe di 50 schiavi di una villa romana nell’attuale Somerset, una contea nel sud-ovest dell’Inghilterra. Sono sepolture che risalgono alla Britannia romana del periodo compreso tra il 43 e il 410 d.C. circa e molti degli inumati sono stati deposti con interessanti corredi funerari composti da ceramiche varie e fibule.
Gli archeologi hanno trovato le sepolture durante l’attività di sorveglianza archeologica dell’area nella fase di costruzione di una nuova scuola.
Secondo Steve Membery, un funzionario del South West Heritage Trust nel Regno Unito, che ha supervisionato lo scavo archeologico, è relativamente raro scavare questo cospicuo numero di sepolture romane nella regione, relative a individui in servizio presso una villa romana, lavoratori probabilmente schiavi, domestici, lavoratori agricoli.
Dai primi studi, sembra che la comunità di quella villa sia originaria della regione e sembra aver unito le pratiche di sepoltura dell’età del ferro con quelle del periodo romano. Membery ha aggiunto che alcune degli individui deposti avevano uno status più elevato rispetto ad altri membri della comunità. Ad esempio, una donna anziana è stata inumata con la testa poggiata su un cuscino in pietra, in una tomba a cassa realizzata con blocchi squadrati di pietra.
Gli archeologi hanno anche trovato piccoli chiodi ai piedi delle sepolture, indicando che molti defunti indossavano delle calzature. Secondo Mambery, le sepolture mostrano l’adozione precoce di pratiche di sepoltura di tipo romano, come le offerte, accanto alle caratteristiche tradizionalmente adoperate nella precedente Età del ferro. È probabile che si trattasse di individui autoctoni britanni che hanno iniziato a seguire le usanze degli invasori romani, ma i test del DNA saranno necessari per supportare questa teoria.
Le tombe sono state scavate nel substrato roccioso, molte delle quali con parti superiori e inferiori rivestite da blocchi piatti di pietra per creare l’alloggiamento per il defunto. Alcune tombe avevano coperture a cappuccina sempre in pietra, una tipologia meno comune per questa zona.
Gli archeologi hanno anche trovato tracce di edifici abitativi di forma circolare risalenti all’Età del ferro e di un grande complesso di epoca romana. La villa stessa non è stata ancora trovata, ma un ambiente annesso e un magazzino agricolo potrebbero far parte dell’intero complesso rustico.
Tra i vari corredi, i ricercatori hanno trovato una serie vasi ceramici collocati vicino alle teste della maggior parte dei defunti, monete raffiguranti l’imperatore Vespasiano, un osso lavorato destinato a essere utilizzato quale manico di un coltello, un insolito peso di piombo probabilmente utilizzato in uno strumento di indagine topografica chiamato groma.
Ulteriori indagini sui resti ossei degli schiavi e sul loro DNA fornirà nuovi spunti di studio e riflessione.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini